Le nuvole sfilacciano
l'ombra del brulicare delle città,
confondono astute il desiderio e la paura di scendere,
scaldati dai dubbi che arroventano gelate certezze:
a volte fuggi, desideroso di umanità,
sempre torni ricoperto di impolverato sdegno:
ti illude il vento, che non gioca più con te
ma sempre più cinico,
di nuovo,
ti soffia giù.
martedì 18 novembre 2008
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